Il mondo del B2B segue regole diverse, ma subisce allo stesso modo l’avanzata del digitale.
Qui trovi la mia esperienza alle prese con volumi, ebook, applicazioni mobile, iTunes, Amazon, e le lezioni che ho imparato.
Il contesto
Quest’anno ho avuto l’incarico di ristrutturare la vendita diretta dei nostri volumi ai medici.
Merqurio stampa da diversi anni «L’Annuario Farmaceutico Italiano», anche nella versione tascabile. Questo volume presenta le monografie di tutti i farmaci italiani; uno strumento fino a qualche anno fa indispensabile per ogni medico, adesso in calo per la concorrenza delle app per smartphone, della consultazione online. La versione “grande” ha più di 2.000 pagine, e contiene circa 15.000 referenze di farmaci.
L’annuario è in vendita anche su Amazon: Annuario Farmaceutico
I volumi sono venduti soprattutto alle aziende farmaceutiche, che poi li distribuiscono ai medici; questo è un business consolidato, un gadget che le aziende distribuiscono volentieri perché è di uso strettamente professionale, e che i medici gradiscono.
C’è poi anche un canale di vendita diretta ai medici, che negli anni ha avuto alterne fortune. Merqurio Servizi è specializzata nella relazione con le farmacie, e in passato ha sempre venduto notevoli quantità di volumi, ma quest’attività è andata scemando nel tempo, un po’ perché molti medici ricevono il volume in regalo dalle aziende farmaceutiche, e un po’ perché ovviamente il digitale prende sempre più piede.
C’è una soluzione?
Quando mi sono avviato in questa “mission impossibile”, quella cioè di rivitalizzare la vendita diretta di volumi, laddove tutte le case editrici del mondo sono in crisi, e fronteggiano cali a due cifre del volume di business, mi sono reso conto che non esisteva una singola cosa da fare, una rivoluzione che poteva trasformare questo business in un business vincente: il declino della carta si può rallentare, non fermare.
Ho deciso allora di realizzare piccoli miglioramenti dovunque possibile, e di provare a modernizzare questo settore con un po’ di digitale.
I fatti
Dall’analisi che ho fatto sulle opinioni dei clienti, è risultato che:
Dal punto di vista dei venditori, invece, erano necessarie due cose.
Questo non mi ha stupito; la fiducia in un produttore è per tutti noi, come consumatori, determinante nella scelta che compiamo ogni giorno.
Cosa fare allora?
Ho allora deciso, sulla base di queste sollecitazioni, di intraprendere una serie di passi; in particolare:
Intanto, cosa ho imparato dalla prima fase di quest’attività?
To be continued…
Tutte queste attività sono in corso ancora adesso; nel prossimo post descriverò quella che non faccio fatica a descrivere come un’odissea, e cioè la pubblicazione di un eBook con 15.000 voci di indice e circa 2.000 pagine di contenuti.
In un terzo post tirerò le somme di queste attività, per cercare di capire cosa ha funzionato e cosa no, e se le pubblicazioni cartacee sono definitivamente in fin di vita, o se c’è ancora mercato per questa reliquia del passato: il libro di carta!
Qual è la tua esperienza? Hai mai provato a far rinascere un business “decotto”? Ci sono delle regole da seguire che valgono in generale?