Le aziende del farmaco sono in crescita
Le aziende del farmaco godono di ottima salute, come ha spiegato il presidente di Farmidustria Massimo Scaccabarozzi, nell’articolo Industria del farmaco: il settore è ai primi posti, che abbiamo pubblicato la scorsa settimana. La crescita delle aziende del farmaco prevede, quindi, investimenti e assunzioni per i prossimi anni, a patto però di stabilità politica e economica.
Gli ostacoli da superare
Ma non sono tutte rose e fiori: sacche di debolezza non mancano e come fa rilevare la Banca d'Italia sussistono ancora fasi di «elevato grado di indebitamento – e – concentrazione dei debiti presso il settore bancario», due elementi che di fatto rappresentano i «principali punti di debolezza della finanza d'impresa in Italia».
Tuttavia Giorgio Gobbi, responsabile del Servizio stabilità finanziaria di Bankitalia in audizione in Senato sul d.l. Imprese, ricorda anche che: «In risposta alle difficoltà di accesso al credito bancario negli ultimi anni è cresciuta la tendenza delle imprese, soprattutto quelle di maggiori dimensioni, a finanziarsi sui mercati».
I dati
Nel 2013 «la raccolta di capitale di rischio sul mercato ha raggiunto 1,4 miliardi, il valore più alto degli ultimi quattro anni.
Le operazioni di nuova quotazione sono state 11, circa il doppio di quelle realizzate, in media, tra il 2008 e il 2012; altre 4 sono state effettuate nel primo quadrimestre dell'anno in corso».
Inoltre: «Sempre nel 2013 le emissioni lorde di obbligazioni da parte di imprese italiane sono state pari a 39 miliardi; ulteriori 10 miliardi sono stati collocati nel primo trimestre del 2014. Dal 2009 i collocamenti sono stati in media pari a 32 miliardi l'anno, circa 9 in più rispetto al periodo 2002-07».
Un segnale senza dubbio incoraggiante che fa intravvedere, anche per aziende del farmaco, un futuro meno in salita.