Anche i bookmaker meno spregiudicati davano (quasi) per certo che il 2014 sarebbe passato alla storia come l’anno d’oro delle fusioni nel settore farmaceutico.
Ma sarà veramente così? Al momento non ci sono certezze.
AbbVie ha, infatti, annunciato di volere riconsiderare la propria offerta dello scorso 18 luglio, con la quale avrebbe acquistato Shire per circa 40 miliardi di euro.
Il motore di tale colossale operazione di M&A (Merger and Acquisition) – che sarebbe stata una delle più proficue dell’anno – era stato la Tax Inversion, una particolare transazione che consente alle multinazionali di trasformarsi in società sussidiarie per ridurre la pressione fiscale vigente nel Paese d’origine. Sei sei interessato all’argomento ti suggerisco di leggere l’articolo Nuove opportunità: le aziende farmaceutiche USA si spostano in Europa.
Le nuove restrizione renderebbero l’accordo meno vantaggioso, ma se l’accordo dovesse saltare, AbbVie dovrebbe comunque versarei una penale da 1,6 miliardi di dollari in caso di cancellazione o mancato perfezionamento dell'offerta, penale che si ridurrebbe a 500 milioni in caso di opposizione da parte dell'assemblea dei soci.
In pratica, le multinazionali non hanno fatto i conti con l’oste.
Il 22 settembre, l'amministrazione Obama ha posto una serie restrizioni all’esodo senza precedenti finalizzato a ottenere una riduzione della pressione fiscale, che trovi a questo link.
Inizia, così, una nuova fase nell’economia del fusioni nel Pharma, che puoi approfondire nell’articolo Treasury's New Rules May Slow, But Won't Stop Corporate Tax Inversions.
A dimostrazione della reale portata della Controriforma del farmaceutico, AbbVie non è l’unica multinazionale a riconsiderare seriamente le proprie azioni di M&A.
Medtronic, per esempio, starebbe cercando di ristrutturare la sua acquisizione di Covidien per adattarsi meglio alle nuove regole.
Con un comunicato congiunto, l’americana Salix Pharmaceuticals e l’italiana Cosmo Pharmaceuticals hanno dichiarato di avere cancellato l’accordo di fusione.
Carolyn Logan, president e CEO diSalix, ha sottolineato i motivi di tale – inaspettato – cambiamento: «Il contesto politico mutato ha creato più incertezza per quanto riguarda i potenziali benefici che ci aspettavamo di raggiungere».
Salix sarà tenuta a versare a Cosmo una penale di 25 milioni di dollari.
Anche la fusione tra l’americana Medtronic e l’irlandese Covidien Plc potrebbe saltare a causa delle New Rules.
L’incertezza delle multinazionali farmaceutico sul piano delle M&A si ripercuote su quella dei mercati, che registrano una decisa inflessione sia negli Usa che in Europa.
Mala tempora currunt.