Nel white paper mHealth: Trasformare l'assistenza sanitaria e creare valore per le aziende farmaceutiche abbiamo analizzato il crescente valore del mHealth e, in particolare, abbiamo apprezzato la vasta potenzialità delle app in ambito farmaceutico; le quali, non solo migliorano le condizioni di vita dei pazienti, ma rappresentano anche una nuova opportunità di business per le industrie farmaceutiche.
Su un altro piano, a mio avviso, è molto interessante constatare che, mentre la tecnologia avanza inesorabilmente veloce nella propria corsa verso il progresso; la ricerca sul cancro, invece, pur beneficiando dello sviluppo di tecnologie sempre più accurate, ha ancora bisogno di molto “lavoro” umano per analizzare una quantità notevole di dati.
Dall’idea di combinare la popolarità delle app e la capacità insostituibile dell’occhio umano nasce Reverse The Odds, un puzzle game da scaricare gratuitamente su mobile Apple o Android, che oltre a divertire aiuta gli scienziati di Cancer Research UK nella lotta contro il cancro.
In oltre 350 livelli, i giocatori hanno il compito di aiutare gli Odd, dei buffi personaggi colorati che un tempo vivevano in un paese incontaminato. Il mondo degli Odd, lentamente, si è trasformato in una zona devastata. Una sola ragazzina si occupava di loro e, ovviamente, il suo impegno da solo non poteva guarire un luogo desolato. All’improvviso la ragazza ha un’intuizione: «Se una persona non bastava per la cura degli Odd, più persone sarebbero state la soluzione».
Al di là della piacevolezza del gioco, Reverse The Odds rappresenta un concentrato delle due più attuali tendenze del digital e del marketing, applicate in ambito scientifico:
- Gamification, l’uso di elementi tipici dell’ambito del gioco applicati a contesti non ludici;
- Citizen science, letteralmente la “scienza fatta dai cittadini”, in pratica un’innovativa concezione della ricerca che coinvolge in studi scientifici volontari non specialisti.
Mentre giocando avanza di livello, al giocatore viene affidato anche il compito di esaminare delle slide che contengono cellule cancerogene. Si tratta di identificarle secondo semplici aspetti, quali numero o colore.
Benché si tratti di informazioni fondamentali, gli utenti non devono preoccuparsi di commettere errori nell'analisi, in quanto ogni singola slide di una cellula sarà esaminata da tanti ulteriori utenti.
«I ricercatori hanno un ammontare enorme di dati da analizzare» sottolinea Hannah Kearland, capo di Citizen Science presso Cancer Research UK. «Molti di questi hanno bisogno di essere esaminati da occhi umani, i computer non sono abbastanza accurati. Ciò può richiedere ai ricercatori anni».
Il successo e – soprattutto – il valore di questo mobile game risiede nel coinvolgimento di un vasto pubblico, che solo l’universale diffusione del digital poteva consentire.
Il gioco, da sempre, ha una connotazione conoscitiva, tanto che si dice “giocando si impara”. Grazie a Reverse The Odds, la ricerca sul cancro ha elevato il gioco a un livello ancora superiore: giocando si aiuta la ricerca a salvare vite umane.
Il marketing farmaceutico, ancora una volta, deve riconoscere la centralità del digital in ambito medico scientifico.