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I medici e i canali digitali - Whitepaper

Scritto da silvio campione | 20/01/15 11.13

Qual è l'impatto del web sui medici? E che rapporto c'è tra il medico e l'informazione online? Tweet this

E ancora, dove si attingono le notizie su farmaci e patologie? A queste e ad altre domande 320 specialisti e 800 medici di medicina generale hanno risposto attraverso il sondaggio Medici e l'uso dei canali digitali d'informazione e aggiornamenti medico-scientifici, svolto da Merqurio attraverso DottNet: il social network dedicato ai medici e agli HCP.

Per scaricare gratuitamente l’intero sondaggio, clicca qui.

 

Medici e digital

La stragrande maggioranza dei professionisti della medicina utilizza per il lavoro un pc fisso o portatile, con percentuali che vanno dal 93 al 96% in base alla specializzazione; il 30%  circa adopera uno smartphone e circa il  20% un tablet. L'utilizzo maggiore è destinato soprattutto alla consultazione di newsletter e mail in ambito medico (49% gli MMG, 50% i cardiologi, il 39%i ginecologi e il 46% i pediatri),  alla ricerca d'informazioni scientifiche, scambio di opinioni con i colleghi e quindi corrispondenza con i pazienti, aziende, informatori. Gran parte dei camici bianchi naviga su internet per ampliare le proprie conoscenze (il 49% degli MMG, il 51% dei cardiologi, il 39% % dei ginecologi e il 33% dei pediatri) precisando che è “una delle fonti preferite” per il 34% degli MMG, 50% dei cardiologi, 29 % dei ginecologi e 26% dei pediatri. I pediatri preferiscono collegarsi ad internet prevalentemente dalla struttura dove prestano servizio; tutti gli altri si dividono tra casa/ambulatorio e postazione al lavoro.

 

 

I medici si aggiornano online

L'orario preferito dai medici di famiglia e ginecologi per navigare è tra le 20 e le 24, per i cardiologi tra le 18 e le 24, per i pediatri tra le 14 e le 18.  Per tutte le specializzazioni il sistema più utilizzato per accedere all'informazione e all'aggiornamento è il motore di ricerca (69% degli MMG, 75% dei cardiologi, 83% dei ginecologi e pediatri). I medici di medicina generale si collegano ad internet soprattutto per ottenere informazioni di dettaglio (79%), per partecipare a corsi Fad o Ecm online (71%) e per studiare temi specifici (69%); per i cardiologi le percentuali sono rispettivamente 65, 63 e 32%, mentre per i ginecologi si sale a valori più elevati (80%, 78% e 44%). i pediatri si assestano su 74, 72 e 41%. Appare dunque evidente che internet è il sistema di gran lunga preferito per approfondire argomenti scientifici, tuttavia il dato più interessante riguarda la partecipazioni ai corsi di aggiornamento ritenuti, in particolare dai medici di base che ne sono i maggiori utilizzatori, più pratici e veloci se seguiti attraverso la rete. E infatti l'aggiornamento professionale online è il canale scelto dal 78% dei medici di famiglia, mentre cardiologi (82%), ginecologi (82%) e pediatri (78%) utilizzano i corsi di aggiornamento regionale/locale. Ma anche la partecipazione ai simposi nazionali o internazionali ha una sua rilevante quota per tutte le specializzazioni ad esclusione dei medici di medicina generale.

 

DottNet è il social network dei medici

Forum, chat e community online sono molto seguiti da tutti i medici (48% MMG, 68% cardiologi, 57% ginecologi e 61% dei pediatri). DottNet, in questo panorama, si conferma il portale dedicato alla categoria più noto in assoluto per l'80% degli MMG, 32% dei cardiologi, 65% dei ginecologi, e 41% dei pediatri. Ma anche i siti Merqurio sono in cima alle preferenze dei medici (78% degli MMG, 63% dei cardiologi, 65% dei ginecologi e 47% dei pediatri). Le quattro specializzazioni vorrebbero trovare sui portali delle case farmaceutiche i collegamenti alle riviste e agli articoli scientifici, “maggiore correttezza delle informazioni comunicate” e la possibilità di ottenere, a richiesta, materiale.

 

 

L’informazione scientifica online

Anche l'informazione medico-scientifica su internet ha i suoi vantaggi per i professionisti interpellati: la maggioranza vede di buon occhio questa innovativa opportunità “perché c'è la possibilità di approfondire la materia in un momento di calma” (81% degli MMG, 85% dei cardiologi, 83% dei ginecologi e 70% dei pediatri) ma anche perché consente di risparmiare tempo.