Le aziende farmaceutiche solo di recente hanno smesso di concentrarsi esclusivamente sul prodotto. Sempre più spesso, anche nel Pharma, si fa largo la convinzione che sia necessario puntare sui bisogni delle persone, che di volta in volta si identificano con i clienti, i consumatori, i pazienti. L’affermarsi di tale inedita “sensibilità” ha condotto all’affermazione di strategie Beyond the pill.
Per questa ragiona nei prossimi mesi vedremo affermarsi sul mercato solo le aziende che riescono a raggiungere le persone.
Per entrare in contatto con i (possibili) clienti, allora, è – quanto mai – necessario catturare l’attenzione di individui sempre più bombardati dagli stimoli dei competitor. Ci riesce chi soddisfa le reali esigenze dei consumatori. Per questa ragione il Content Marketing è uno strumento indispensabile di comunicazione, anche del Pharma Marketing.
Catturare l’attenzione è ancora più difficile quando il tempo si riduce esponenzialmente. I social, che per vocazione risultano immediati e facilmente accessibili, sono il luogo ideale per la diffusione dei contenuti, purché si punti a una comunicazione di messaggi smart, ma di impatto, concepiti espressamente per il web e soprattutto per i social network.
La semplicità con cui condividere immagini, video, notizie stimola l’engagement degli utenti e “allarga” la portata dei messaggi, tanto che i social sono diventati – di diritto – parte integrante del piano marketing aziendale.
Ogni individuo, però, è un universo a sé stante. Per raggiungere diverse tipologie di consumatori, dunque, è assolutamente obbligatorio affidare il proprio messaggio a diversi canali, integrando comunicazione offline e online. Il modello multichannel si conferma il più adatto al pharma marketing.
Nel contesto attuale, in cui le esigenze del paziente ricoprono – giustamente – il ruolo principale e il web risulta super smart, Blue Latitude individua i 7 trend del Pharma Marketing per il 2015:
Le aziende farmaceutiche hanno compreso l’importanza della centralità dei pazienti. Il prossimo step sarà riuscire a influenzare i loro comportamenti.
L’innovazione tecnologica, da sola, non è sufficiente. Anche la tecnologia indossabile deve mirare a modificare il comportamento del paziente. L’obiettivo sarà insegnare agli utenti il significato dei dati raccolti dai dispositivi e fornire una chiara call-to-action.
Già in uso in alcuni ambiti medici e farmaceutici, ci si aspetta di assistere alla creazione di app che facciano vivere ai pazienti l’esperienza – virtuale – di alcuni trattamenti. Il risultato sarà l’induzione di comportamenti più responsabili.
Raccontare la giusta storia nel modo più giusto continua a essere il trend vincente. L’affermarsi della concorrenza farà bene a tutti: i pazienti potranno disporre di contenuti di qualità sempre più elevata e i professionisti della sanità riceveranno maggiore notorietà. La qualità sarà tutto.
I marcatori predittivi (o di risposta) consentono di predire se un paziente risponderà o meno ad una determinata terapia. Le aziende farmaceutiche potranno segmentare il mercato in base alle evidenze cliniche, mentre i paziente disporranno di farmaci più efficaci.
L’uso del multichannel consente di contattare clienti/pazienti in varie modalità. Affidare a un CRM l’intero processo di gestione del contatto limiterà il rischio di perdere le lead.
Nell’interesse del paziente, assisteremo a una intensiva condivisione di feedback, che circoleranno più liberamente tra medici, farmacisti, industrie farmaceutiche e HCP in genere. Sicurezza e privacy rimarranno una criticità.