La popolazione mondiale ha superato i 7 miliardi, eppure non siamo stati mai tanto in contatto come ora. La tecnologia ci ha avvicinato gli uni agli altri, consentendoci di condividere quasi tutto, con quasi tutti, in ogni momento.
L’avvento dei social media ha trasformato il mondo in un luogo più piccolo. Il popolo social ha superato i 2 miliardi, il che significa che il 28% della popolazione mondiale è connesso a internet.
Per le aziende, tale dato rappresenta una situazione senza precedenti, un’opportunità di entrare in contatto con un numero di persone senza uguali.
Usare i canali social è una priorità delle aziende. In media, nel 2015, il 9,9% del budget del digital marketing è stato destinato ai social, ma l’investimento è destinato a crescere fino al 22,5% nei prossimi cinque anni, come risulta da un recente studio di Simply Measured.
La crecita degli investimenti nel social media marketing, però, richiede ai manager una sempre crescente familiarità – e competenza – con i nuovi canali.
I social non sono un trend passeggero, ma una realtà durevole della comunicazione online. Tuttavia, il numero dei social network su cui una azienda dovrebbe essere presente, dipende dal target cui si rivolge. I brand dovrebbero presenziare solo i social in cui sono presenti – e attivi – i propri consumatori/clienti.
Secondo Neil Patel di KISSMETRICS – nell’interessante articolo Which Social Media Accounts Really Matter and Why – una strategia social non può basarsi esclusivamente su Facebook, ma non dovrebbe prescindere comunque dai “magnifici 4”:
- Google+
In realtà, non basta essere presenti dove si concentra la massa, poiché potrebbe capitare che il numero degli iscritti non corrisponda esattamente al numero di utenti attivi. Alcuni profili, infatti, potrebbero essere dei fake: profili falsi, comprati per poche centinaia di dollari online.
Per avare una idea della reale “vitalità” di un social occorre monitorare il numero mensile di utenti attivi (il numero di persone che accedono ogni mese).
Facebook con i suoi 1,44 miliardi di utenti mensili è il social in cui gli utenti interagiscono maggiormente, per tale ragione continua a ricoprire un ruolo centrale in molte strategie digital.
Su Twitter, invece, sono attivi ogni mese 302 milioni di utenti; mentre solo pochi di meno (300 milioni) frequentano Google+.
Linkedin assicura, 97 milioni di utenti al mese.
Da tenere sotto controllo anche YouTube che vanta 1 miliardo di utenti attivi in un mese.
Facebook è il social dei grandi numeri. Qui ci sono, allo stesso tempo, il maggior numero di iscritti e il maggior numero di utenti attivi mensili; ideale se vuoi interagire con un numero enorme di clienti/consumatori potenziali, con cui condividere messaggi, foto e video. Il re dei social network è sconsigliato alle aziende farmaceutiche quando vogliono comunicare con i pazienti; tuttavia quando il messaggio è diretto al medico Facebook risulta meno adatto.
L’azienda che punta su Twitter ha un target essenzialmente giovane e orientato alla tecnologia, sempre alla ricerca delle ultime news. Per questo le aziende farmaceutiche non dovrebbero trascurare Twitter in caso di progetti che prevedono l’utilizzo di dispositivi medici tecnologici e in continuo aggiornamento, il cui pubblico necessariamente ha familiarità con l'high-tech.
Linkedin è per antonomasia il social dedicato agli affari, perfetto soprattutto per le aziende che svolgono attività business-to-business. A differenza di Facebook, gli utenti di Linkedin– di solito più istruiti – sono interessati a interagire per motivi professionali. Gruppi tematici, inoltre, consentono di trovare facilmente il target interessato. Le aziende farmaceutiche dovrebbero ricorrere a Linkedin per cercare partner o per fare conoscere i servizi offerti ad altre imprese.
Google+ è il social in cui, in media, ci sono più uomini. Risulta efficicacia laddove la popolazione maschile corrisponda al proprio target. Infine, quale prodotto di Google, aiuta a ottenere un migliore posizionamento sul noto motore di ricerca.
In conclusione, le aziende farmaceutiche che vogliono approfittare della crescente influenza dei social dovrebbero seguire la strategia suggerita da Neil Patel del Must, Should, Could, Possibly.
Le aziende farmaceutiche devono essere presenti su Facebook, Twitter, LinkedIn, Google+; dovrebbero considerare Pinterest, Instagram e YouTube se dispongono di contenuti visivo di alto impatto; possono investire su social meno popolari, ma dedicati possibilmente alla giusta nicchia di utenti.
Per tale ragione, nella pianificazione di una efficace strategia di social media marketing, l'azienda farmaceutica che decide di contattare i medici, dovrebbe cercarli nei luoghi che frequentano.
DottNet è il social network dedicato ai medici, con oltre 181.000 iscritti. Anche in questo caso, i valori mensili confermano il reale engagement degli utenti attivi: 556.000 pagine lette, 231.000 sessione uniche e 78.000 login uniche.