La creatività provoca opinioni molto divergenti nel mondo degli affari, spesso è percepita come qualcosa di immateriale o semplicemente come un semplice valore estetico aggiuntivo. Nel Pharma Marketing, tale reticenza assume proporzioni ancora maggiori, che a volte sconfinano in una sostanziale incompatibilità tra soluzioni innovative e il mondo dell’healthcare.
Tuttavia nemmeno il settore della salute è immune a un cambiamento in stato ormai avanzato.
L'aderenza del paziente è un problema crescente. Solo nel 2013, infatti, una delle maggiori spese sanitarie evitabili negli Stati Uniti è stata proprio la non-aderenza, con un costo pari a 105 miliardi di dollari.
La questione non è da sottovalutare. La soluzione potrebbe risiedere nella creativa.
Certo, il primo ostacolo da rimuovere è la paura di sperimentare mezzi diversi.
Craig Sharp, nell’articolo: Value of creativity in healthcare, riporta una soluzione “alternativa” che ha migliorato l’aderenza terapeutica addirittura del 36%. In pratica, a un gruppo di pazienti sono è stata prescritta una terapia di 24 pillole. Tuttavia le pillole non erano tutte dello stesso colore: le prime 18 erano bianche e le ultime 6 rosse. Tale differenza cromatica è bastata a innescare un meccanismo psicologico per cui i pazienti hanno ritenuto più importanti le ultime pillole, tanto da non interrompere la terapia proprio sul finale
Poche pillole rosse sono state capaci di avere un impatto enorme sui livelli di aderenza terapeutica.
La leva che ha spinto i pazienti consisterebbe in una seppur minima variazione dello schema cui si è abituati. Un ulteriore esempio dimostrerebbe che anche l’aderenza agli appuntamenti specialisti migliora con un semplice escamotage: i pazienti che, invece di ricevere un bigliettino compilato dalla segreteria del medico, sono invitati a scriverlo personalmente, aumentano l’effettiva partecipazione alle visite del 12%.
Una delle questioni più controverse sulla creatività è la mancanza di misurazione. Il mondo degli affari, però, per giustificare i costi, ha bisogno di stabilire con certezza il successo o il fallimento di un’azione. Per questa ragione, quindi, anche la creatività richiede un ROI definibile.
La fortuna, si sa, aiuta gli audaci.