La coppia in questione vedrebbe coinvolti due soggetti legati da una relazione duratura e complicata: il medico e il paziente.
L’iniziativa, realizzata con il contributo non condizionato di AbbVie, ha come obiettivo fondamentale quello di migliorare la relazione tra il medico e il paziente: il trattamento clinico corretto non può prescindere da una relazione chiara, basata sulla fiducia reciproca e la conoscenza tra le due parti.
"Cura di Coppia" prevede un decalogo che sancisce i diritti e i doveri sia dei medici che dei pazienti, al fine di disciplinarne la relazione che intercorre.
"Dieci consigli per essere consapevoli dei rispettivi diritti e doveri, indicati nella Carta europea dei diritti del malato e nel Codice deontologico dei medici: è questo il modo semplice e chiaro con il quale vogliamo aiutare medici e cittadini a mettere in pratica ogni giorno i propri diritti e doveri", ha affermato Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva.
La campagna, oltre ad essere diffusa attraverso i principali social network, prevede la distribuzione del materiale cartaceo di vademecum e decalogo presso le sedi del Tribunale per i diritti del malato, delle associazioni di pazienti coinvolte nella campagna e nelle strutture sanitarie e studi medici che aderiscono all'iniziativa.
L'esigenza di questo progetto (che ha visto coinvolti esperti, associazioni di pazienti, più di 20 organizzazioni di professionisti e strutture sanitarie) è nata dalle osservazioni di Cittadinanzattiva sulle difficoltà che riguardano la relazione tra medico e paziente.
Ad aver modificato profondamente la relazione della "coppia" è stato, principalmente, il nuovo ruolo che il paziente ha in merito all'accesso ad informazioni che prima spettavano solo al medico.
Proprio per questo, "Cura di Coppia" intende agire su due fronti:
"Da soli si va più veloce, insieme più lontano": in merito alla salute, quale delle due strade quindi conviene?