Ecco come la divisione diagnostica di Roche, la più grande azienda di diagnostica in vitro al mondo, e General Electric Healthcare (GE), una delle tre principali società produttrici di dispositivi medici e leader nel settore dell'imaging medico, lavoreranno insieme per rivoluzionare la medicina digitale.
Il sistema digitale a cui lavoreranno Roche e GE permetterà di riunire tutti i dati clinici, da test di laboratorio, biomarcatori e dati genomici (dati in vitro) a scansioni CAT e radiografie, con cartelle cliniche elettroniche.
Attualmente i medici e i team di assistenza sanitaria dispongono di una gamma crescente di test clinici e fonti di dati per guidare le loro decisioni, ma fino ad ora nessuna società è riuscita a unire questi dati in maniera continuativa.
Questo permetterebbe ai due colossi di giocare un ruolo chiave in questo ecosistema: aprendo il vaso di Pandora nel campo della medicina digitale, dominerebbero l'intero settore (proprio come è accaduto per Google e Facebook, che tutt'oggi dominano la vita digitale dell'utente nel mondo dei consumatori).
Roche e GE affermano che si concentreranno innanzitutto sul trattamento del cancro e sulla terapia intensiva.
Nell'assistenza oncologica ciò significherà che team con più specialisti disporranno di un quadro completo di dati che gli permetterà di esaminare, collaborare e concordare le decisioni di trattamento per i pazienti oncologici in ogni fase della loro malattia. Attraverso analisi avanzate, i sistemi potrebbero individuare potenziali problemi prima che si verifichino.
In quanto alla terapia intensiva, i dati provenienti dall'apparecchiatura di monitoraggio ospedaliera del paziente saranno integrati con i loro dati sui biomarcatori, sul genoma e sul sequenziamento, aiutando i medici a identificare, o persino prevedere complicazioni gravi prima che si verifichino.
"Questa partnership unica offrirà soluzioni e intuizioni innovative nel processo decisionale clinico. Il nostro obiettivo è supportare i medici e le altre parti interessate a beneficio dei pazienti fornendo il giusto supporto decisionale al momento giusto e attraverso offerte digitali complete ", ha dichiarato Roland Diggelmann, CEO di Roche Diagnostics.
È ovvio che questi nuovi sistemi non possano essere adottati da un giorno all'altro, in quanto la loro adozione richiede dei cambiamenti radicali sia per quanto riguarda i processi di lavoro - e quindi le persone - sia riguardo le infrastrutture.
Soluzioni come questa rappresentano, in ogni modo, la risposta statunitense alla situazione di frammentazione informativa che affligge le varie strutture: un impegno in questa direzione giova a favore della centralità del paziente e del suo percorso di cura, dei professionisti, e del sistema stesso, inaugurando la stagione competitiva nell'ennesimo settore del futuro prossimo.