Leo Pharma, azienda specializzata in dermatologia, punterà nei prossimi anni a entrare nell'area competitiva dei biologici.
Mantenendo lo stesso target di riferimento, e cioè i dermatologi, l'azienda intende arricchire il suo portfolio prodotti: per farlo, spiega Paolo Pozzolini, l'azienda si sta riorganizzando anche dal punto di vista strutturale, per cui è prevista una nuova Business Unit chiamata "Bioderm".
Sarà necessario confrontarsi costantemente con le istituzioni nazionali e regionali, e acquisire nuove competenze per cogliere al meglio le opportunità e implementare le innovazioni.
La sede italiana conta oggi circa 70 dipendenti: numero che inevitabilmente tenderà a crescere.
Dal 2011 ad oggi, gli investimenti di Leo Pharma in Italia sono cresciuti da 20 a 78 milioni di euro: la nuova strategia va a supporto del percorso intrapreso negli ultimi anni.
In ambito dermatologico, il 2018 è stato, infatti, l’anno di due lanci importanti nell’area della psoriasi: una schiuma per il trattamento della psoriasi, da lieve a moderata, e il primo biologico di Leo Pharma. Si tratta di un anticorpo monoclonale per le forme più gravi. Sono in arrivo, inoltre, anche altre novità per la dermatite atopica.
Leo Pharma si prepara, quindi, a far breccia in questo nuovo territorio, facendo leva su tre pilastri fondamentali: