Le farmacie, anche in sede regionale, si stanno attrezzando per affrontare nel modo più operativo le nuove norme sulla privacy in vigore dal 25 maggio: ecco cosa cambia da oggi.
A partire dal 25 maggio 2018 è direttamente applicabile in tutti gli Stati membri il Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation) –relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento e alla libera circolazione dei dati personali.
Sicuramente la normativa avrà un forte impatto sulle farmacie, che entrano quotidianamente in contatto con i dati sensibili degli utenti.
Uno degli esempi di operatività in questo senso, proviene da Federfarma Marche: in collaborazione con le associazioni provinciali e Promofarma, ha avviato incontri sul territorio regionale per facilitare la conoscenza della complessa normativa e trovare soluzioni per limitare al massimo il disagio recato al paziente – cliente. Obiettivo degli incontri formativi è stato quello di informare i farmacisti per rendere il processo di adeguamento il più semplice e automatico possibile, ridurre al minimo il livello di rischio e tenere il passo con l’evoluzione normativa.
"Tutte le farmacie dovranno porre in essere tutti gli adempimenti che già Federfarma ha annunciato nelle circolari, sebbene alcuni aspetti della normativa dovranno essere chiariti da questo decreto legislativo. Quello che resta da chiarire sono gli aspetti relativi ai dati sanitari su cui la normativa non è chiara, soprattutto per ciò che riguarda il consenso sui dati sanitari che per il Gdpr non è più necessario ma che per il legislatore italiano potrebbetanto voler dire adeguarsi a questa apertura o mantenere la propria linea di restrizione”, ha affermato Bruno Foresti, funzionario dell’ufficio legale e data protection officer di Federfarma.
Pasquale D’Avella, presidente di Federfarma Marche, ha posto l'accento sulla grande novità introdotta dalla normativa, e cioè il principio di responsabilizzazione, secondo cui il titolare del trattamento deve attivare misure tecniche e organizzative adeguate per garantire che questo sia effettuato conformemente al regolamento.
“Sono 6mila, ad oggi, - ha spiegato Nicola Stabile, presidente di Promofarma – i colleghi che hanno ritenuto di sposare il progetto di Federfarma realizzato grazie alla piattaforma informatica Farmaprivacy. Bisogna vedere il Gdpr come una opportunità e non come una costrizione, d’altro canto l’impianto normativo è basato sulla prevenzione e non sulla punizione. I colleghi hanno capito che lo sforzo da fare va nella direzione di migliorare le condizioni della categoria nell’interesse stesso di questa. Da oggi, dunque, sarà operativo il nuovo modo di intendere il trattamento dei dati e ci si dovrà quindi adeguare”.
Farmaprivacy consente la valutazione dei rischi, la redazione e la detenzione del registro delle attività di trattamento, l’individuazione delle misure tecniche e organizzative adeguate, la redazione delle designazioni a responsabile ed incaricato al trattamento e delle informative e la gestione degli adempimenti relativi al data breach, cioè la violazione dei dati personali. Comprende, inoltre, un corso di formazione a distanza di dieci ore, che riconosce quindici crediti Ecm, destinato al titolare e a tutti i suoi collaboratori, anche non farmacisti.