Lilly Italia supporta la Società Italiana di Andrologia
Arriva “Dire fare amare” il nuovo progetto della Società Italiana di Andrologia con il supporto Lilly. Tweet this
In occasione della Festa del Papà del 19 Marzo, Lilly Italia – affiliata italiana della multinazionale farmaceutica americana – ha supportato la Società Italiana di Andrologia (SIA) nell'interessante progetto “Dire fare amare”, un'iniziativa che ricorre ai racconti per aiutare a capire il disagio psicologico degli uomini che soffrono di disfunzione erettile.
Dire fare amare
I racconti, che puoi scaricare gratuitamente cliccando qui, sono stati liberamente tratti da Luca Masia dalle esperienze reali di un giornalista televisivo e di un autore teatrale e illustrati da Alessandra Scandella.
Queste brevi storie hanno il merito di indagare sulle principali cause di un problema che affligge circa 3 milioni di italiani e che – nella fascia di età 40-70 anni – interessa un uomo su due.
Attraverso le reali vicende dei protagonisti – raccontate con estremo garbo da Masia e seguite da una appendice scientifica a cura del dottor Paolo Turchi, titolare della Specialistica Andrologica dell’Ospedale di Prato – emerge la fragilità della psicologia maschile, in cui – come sostiene Turchi – «tutto sembra ruotare attorno all’immagine del proprio pene».
Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è il più importante disturbo sessuale in Italia, che trae la propria forza dall’insicurezza di chi la subisce. Gli uomini che soffrono di disfunzione erettile, infatti, tendono a nascondersi e, paradossalmente, a sentirsi isolati. Il parere medico, in questi casi, è di fondamentale importanza per risolvere il problema e - soprattutto - per individuare la terapia più adatta, che può essere farmacologica, chirurgica o anche psicoterapeutica.
Il supporto da parte di Lilly all’iniziativa della SIA incarna, in pieno, la visione aziendale dell’azienda farmaceutica, che all’impegno nello sviluppo di nuovi farmaci affianca l’attenzione per il miglioramento della salute globale delle persone, che si realizza anche attraverso il supporto alle associazioni di pazienti.