Patient Engagement: da buzzword a orientamento pratico
L’Università Cattolica di Milano promuove il patient engagement con un evento mirato al consenso degli esperti, Milano 15 giugno.
La ricerca ha stabilito con certezza che il patient engagement rappresenta il modello indispensabile per una gestione efficace e più sostenibile dei servizi sanitari, messi seriamente in crisi da nuove istanze, quali l’invecchiamento della popolazione, l’inesorabile aumento delle patologie croniche e la scarsità di risorse economiche stanziate per le cure.
In particolare, un alto livello di patient engagement riduce la spesa sanitaria fino al 21%, come dimostra un recente studio di Fisher et al., condotto su 33.000 pazienti cronici. Allo stesso tempo, il coinvolgimento attivo del paziente è in grado di aumentare la sicurezza e la qualità di vita dei pazienti, tanto che su un campione di oltre 2.000 soggetti ospedalizzati, si è verificata la riduzione del 50% degli eventi avversi post-dimissione, come emerso nel contributo di Hibbard et al.
«Il coinvolgimento attivo del paziente – come ha dichiarato Guendalina Graffigna, Prof. Metodologia della Ricerca, Università Cattolica di Milano, in un’esclusiva intervista a DottNet – predice la sua capacità di usare internet e i social media per reperire informazioni sulla gestione della patologia e migliorarne anche la cura».
Il patient engagement è stato riconosciuto come un must per le aziende sanitarie di tutto il mondo. Tuttavia, a distanza di 10 anni, mancano ancora delle linee guida chiare e univoche circa le concrete iniziative e gli strumenti che possano realmente favorire il patient engagement.
Per evitare che il patient engagement si limiti a incarnare una semplice buzzword, un ulteriore termine alla moda, il gruppo di ricerca dell’Università Cattolica – coordinato dal prof. Bosio e dalla prof.ssa Graffigna – a partire da un finanziamento nell’ambito di Open Innovation di Regione Lombardia – ha organizzato la Consensus Conference per la promozione del patient engagement. L’obiettivo del progetto è raggiungere un consenso multidisciplinare tra esperti del mondo sanitario, che porti alla definizione di linee guida efficaci e raccomandabili per promuovere il coinvolgimento attivo del paziente nella pratica di cura quotidiana.
Consensus Conference per la promozione del patient engagement
L’evento, inteso come validazione degli esperti delle ricerche in tema di patient engagement, si terrà mercoledì 15 giugno 2016, dalle 9 alle 13, presso l’aula 110 della sede delle Cattolica di via Nirone 15 a Milano. L’evento ha già ottenuto l’adesione di diverse società scientifiche e professionali italiane e ha raccolto l’interesse della Direzione Prevenzione del Ministero della Salute.
«Ad oggi solo il 23% della letteratura scientifica relativa al Patient Engagement riporta strumenti o strategie concrete per promuovere il coinvolgimento attivo del paziente cronico nella cura – sottolinea Guendalina Graffigna, responsabile scientifico del progetto – la stragrande maggioranza degli articoli scientifici in quest’area sembra ancora per lo più centrata sull’annunciare la proponibilità concettuale del Patient Engagement, piuttosto che ad interrogarsi concretamente su come favorirlo».
A sottolineare la votazione pratica del progetto è anche il prof. Bosio: «Riteniamo che sia fondamentale creare le condizioni per favorire un consenso “transdisciplinare” sul tema al fine di contribuire concretamente all’innovazione del sistema sanitario italiano».
Salvatore Ruggiero, CEO Merqurio ed esperto di marketing farmaceutico, è stato invitato a sedere tra gli esperti ai tavoli di lavoro del Consensus.
Ulteriori info sulle attività della Consensus Conference sono disponibili su Facebook e su Linkedin.