#RAMatters: l'empatia è più forte dell'artrite reumatoide
#RAMatters è un progetto di Eli Lilly, e che ha come obiettivo principale la comprensione delle condizioni di vita di chi è affetto da artrite reumatoide (AR).
RA Matters è un'indagine condotta su 6.200 persone - la maggior parte affette da AR - appartenenti a 8 paesi diversi.
L'obiettivo dell'indagine non è stato solo quello di raccogliere dati riguardanti la malattia, ma di individuare i fattori di disagio con cui le persone che ci convivono combattono quotidianamente.
#RAMatters: l'empatia è più forte dell'artrite reumatoide
#RAMatters è stato realizzato grazie all'utilizzo sinergico di canali di indagine tradizionali e social media per raccogliere il maggior numero di informazioni in poco tempo.
Il sito internet di #RAMatters risponde a pieno all'esigenza di far capire attraverso un percorso interattivo le condizioni di vita di chi è affetto da AR: predispone la possibilità di immedesimarsi, per poi capirne il disagio.
È stata condotta una breve analisi quantitativa su 6.200 persone: 5.400 con una diagnosi di artrite reumatoide, e 808 reumatologi o professionisti sanitari che se ne occupano, provenienti da Canada, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Regno Unito.
L'obiettivo? Comprendere le domande a cui i pazienti che convivono con questa malattia desiderano dare una risposta.
La realizzazione del sito di #RAMatters prevede infatti, oltre alla disposizione di questi dati, la possibilità di consultare diverse sezioni:
#Relazioni
L'AR influisce sulle relazioni interpersonali. Quali conseguenze psico-sociali comporta?
#Aspirazioni
Chi convive con l'AR sente l'esigenza di rinunciare alle proprie ambizioni?
#Lavoro
L'AR ha degli impatti sull'attività lavorativa. Come è possibile gestirli?
#Attività
L'AR può influenzare le attività abituali. In che modo, e quali stati d'animo derivano da questi impedimenti?
#RAMatters è dunque la dimostrazione della netta differenza che c'è tra un dato sterile e un'informazione che genera conoscenza: la comunicazione ne è la discriminante, essenziale a far "vestire i panni altrui".
In questo particolare caso, Eli Lilly punta all'empatia e all'interattività. L'innovazione e i progressi scientifici da soli non bastano per la risoluzione integrale di una problematica, ma è necessario invocare un ulteriore fattore, tra i moventi più forti dell'evoluzione umana: l'umanità.