25 novembre, una giornata contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre non è una data qualunque per le donne di tutto il mondo. Ricorre oggi, infatti, la Giornata Mondiale Contro la Violenza Sulle Donne. Una giornata per celebrare le diverse attività a sostegno delle donne vittime di violenze e molestie. In Italia, così come in tutto il mondo, il dato riguardo la violenza di genere sta crescendo vertiginosamente. Nel nostro Paese, nei primi 10 mesi del 2019 ci sono stati 94 omicidi con vittime femminili. Nel 2018, invece, erano stati 142. Per quanto riguarda la scala mondiale, invece, i dati ISTAT stimano circa 2 milioni di donne vittime di violenze e abusi sessuali.

Un'emergenza pubblica

Un argomento, questo, che va a toccare anche la sensibilità delle due figure più importanti della politica italiana: Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, e Giuseppe Conte, Premier italiano.

"La violenza sulle donne non smette di essere emergenza pubblica e per questo la coscienza della gravità del fenomeno deve continuare a crescere. Le donne non cessano di essere oggetto di molestie, vittime di tragedie palesi e di soprusi taciuti perché consumati spesso dentro le famiglie o perpetrati da persone conosciute", ha commentato Mattarella, provando a sensibilizzare un argomento che deve essere di interesse pubblico.

"Abbiamo approvato norme, sbloccato fondi, avvisto confronti: la violenza contro le donne rimane un'emergenza. Lavoriamo per una svolta culturale, che parta dai giovani. Domani ne parlerò in una scuola a Roma insieme alla commissione d'inchiesta sul femminicidio #stopviolenzasulle donne", ha dichiarato invece il Premier Conte su Twitter.

Anche la Federazione Nazionale dei Medici e gli Ordini Territoriali Italiani hanno deciso di mettere in campo nuove iniziative per supportare le donne vittime di violenza. In particolar modo a Caserta, dove la Dott.ssa Maria Erminia Bottiglieri, Presidente dell'Ordine dei Medici di Caserta, intervistata ai microfoni del Tg sanità FNOMCeO, ha promosso un'iniziativa a supporto della violenza sulle donne: "Già 3 anni fa sono stata la coordinatrice di un gruppo di lavoro, denominato Osservatorio della professione medica odontoiatrica al femminile. Abbiamo elaborato un Documento sulla legge di stabilità per sollecitare i direttori generali delle aziende ospedaliere e delle ASL ad attivare i percorsi rosa. Dopo 3 anni di sensibilizzazione non c'è stata una risposta uniforme in tutta Italia, ma solo iniziative locali e regionali che dipendono dall'attività del singolo. In provincia di Caserta e nella Regione Campania si sta muovendo qualcosa. Oltre ad esserci un Osservatorio Regionale ci sono anche alcuni ospedali dove il percorso è stato attivato. Sto dando una grande spinta a questa problematica con corsi di formazione rivolti al personale sanitario e non (Forze dell'Ordine e avvocati) che dovrebbero essere formati per entrare a far parte del percorso rosa. Gli operatori che prenderanno in carico una donna che subisce violenze deve essere presa in carico dai primi momenti per poi essere reinserita nella società. Il prossimo 6 dicembre ci sarà un convegno in cui si parlerà dei vari aspetti della violenza, nella speranza che la sensibilizzazione possa raggiungere il cuore di tutti".

Sui Social intanto sta spopolando l'Hashtag "#Cimettolafaccia", una campagna lanciata dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, proprio a difesa delle donne vittime di violenze. Già da qualche anno, invece, è di moda farsi un segno di rossetto sotto l'occhio per ribadire che la violenza non deve essere normale. Una tendenza che è possibile vedere in spot pubblicitari, manifestazioni sportive e sugli stessi social network proprio in occasione di questa giornata.