Len Starnes - Quei visionari che ci ispirano

Possiamo chiamarli “Opinion Leader”, “Guru”, “Innovator”, ecc. ecc. Sono quelle persone che nella vita e nel lavoro ci fanno intuire qualche cosa che, da soli, non avremmo saputo cogliere. E dopo che li abbiamo conosciuti qualcosa in noi cambia, tanto o poco, non importa. Con le loro idee ed i loro esempi fanno scattare qualcosa in noi da indurci a provare, a fare e pensare diversamente.

Se siamo fortunati li incontriamo personalmente, al lavoro o a scuola. A volte invece ci imbattiamo in qualche loro presentazione o articolo o libro. Oppure un loro video su TED.

Qualsiasi etichetta possiamo dare loro, tre sono le caratteristiche che hanno in comune e che li rendono diversi dagli altri.

La prima, sono visionari. Non nel senso di utopisti o sognatori di cose irrealizzabili, ma persone che hanno capito come andrà prima degli altri. E ce lo dicono.

La seconda caratteristica, comunicano in modo semplice. Li capiamo subito e ciò spesso ci stupisce.

La terza caratteristica, a mio avviso la più importante, pensano “out of the box”, non si fanno condizionare da schemi precostituiti e vanno oltre. Se riescono, ci provocano in maniera costruttiva.

Len Starnes, da diversi anni, è sicuramente un Opinion Leader nel panorama del Digital Marketing farmaceutico.

È stato per molti anni Global Digital Marketing in Bayer ed ora è consulente nonché “guest speaker” in numerose conferenze quali Eyeforpharma, Master Universitari e Aziendali.

La sua presentazione “The medical conference is dead. Long live the Medical conference”, centrata sulla necessità di ripensare i congressi medici, ha fatto storia ed è stata fonte di ispirazione per molti consulenti.

Questo lavoro risale al 2013, quando nulla faceva presagire ai profondi cambiamenti che sarebbero intercorsi negli anni a seguire; erano tempi tranquilli per i marketers, e la stragrande maggioranza continuava a concepire gli eventi come sempre si era fatto dalla notte dei tempi, ovvero grandi platee riunite in presenza per due/tre giorni e poco altro.

Invece, Len – già allora – ha cercato di provocarci, dando diversi spunti; in particolare quello che ritengo essere premonitore è stato evidenziare la necessità di ripensare al format dei congressi scientifici, cercando, grazie agli strumenti digital e social, di estenderne la durata ben oltre ai canonici due/tre giorni di presenza. L’occasione che si presenta, se sappiamo coglierla, è quella di ingaggiare i medici per mesi e mesi, divulgando i contenuti prima (effetto teaser) e dopo (follow up).

La vision di Len del 2013 è oggi confermata dai clinici stessi. Una recente survey condotta da Merqurio tra professionisti della salute, aziende e providers – mirata ad individuare il percepito degli eventi digitali – ha evidenziato come il 28% dei medici richiede informazioni prima della realizzazione dei congressi e soprattutto ben il 58% vuole ricevere materiale successivamente, magari tramite Webcast, articoli o slide kit sintetici.


D’altro canto sembra invece che le Aziende ed i Providers non colgano ancora questa opportunità, evidenziando un approccio più conservatore. C’è quindi molto da fare…

Il 26 marzo alle ore 16:00 Merqurio Campus vi offrirà la possibilità di incontrare Len Starnes attraverso il webinar esclusivo: “Disrupted medical conferences: What does it mean for Italian pharmas?”, in cui si affronterà il tema del futuro degli eventi scientifici e le sfide per l’industria farmaceutica italiana.

C’è ancora molto da fare, è vero, ma iniziare a parlarne con chi ci ha fatto intuire qualche cosa che, da soli, non avremmo saputo cogliere – magari in pantofole e in vestaglia – è un’opportunità da cogliere al volo. Dopotutto nella vita l’importante è partecipare.

 

Len Starnes