AIFA in digitale: una campagna europea sulla sicurezza dei farmaci
L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) crede nel digitale: dopo la campagna social dell'estate sulla sicurezza dei farmaci, aderisce all'iniziativa europea di sensibilizzazione -attraverso una campagna social- sull’importanza della segnalazione delle sospette reazioni avverse ai medicinali.
AIFA in digitale: una campagna europea sulla sicurezza dei farmaci
Dal 20 al 24 Novembre, l'AIFA aderisce all'iniziativa di sensibilizzazione durante la settimana di promozione europea sul tema della sicurezza dei farmaci, con particolare attenzione a quelli di automedicazione.
La campagna ha come obiettivo quello di stimolare l'importanza dell'informazione circa i benefici,e soprattutto i rischi, legati all'utilizzo dei farmaci, anche quelli venduti senza prescrizione.
Segnalare eventuali effetti indesiderati è fondamentale per le agenzie regolatorie al fine di contribuire a rendere i farmaci sempre più sicuri, fattore di vantaggio non solo per il singolo che segnala l'accaduto, ma per l'intera collettività.
È importante che tutti i pazienti siano a conoscenza delle caratteristiche e degli effetti di un farmaco, soprattutto se il suo utilizzo è prolungato o associato ad altri farmaci.
Come spiega Mario Melazzini - Direttore Generale dell'AIFA - ogni contributo è fondamentale per fare dei pazienti dei soggetti attivi e responsabili della sicurezza dei farmaci, sottolineando il compito di cui l'AIFA si fa carico per favorire la conoscenza e promuovere una cultura sanitaria che prevede un utilizzo responsabile dei farmaci da parte di tutti. Ha inoltre sottolineato l'imprescindibile importanza delle indicazioni fornite sul foglietto illustrativo, e del dialogo col medico e/o il farmacista.
L'importanza di questo tema si manifesta per il secondo anno consecutivo attraverso un'iniziativa che riguarda contemporaneamente tutti i paesi europei, comunicando col pubblico attraverso delle colorate animazioni ricche di contenuti dal punto di vista informativo, realizzate con il supporto dell'Uppsala Monitoring Centre dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, e rese pubbliche dalle agenzie regolatorie di 19 stati membri (compresi Nuova Zelanda e Brasile).
La viralità è al servizio dell'informazione, e cammina di pari passo coi professionisti per la strada che porta alla consapevolezza dei pazienti.