Alfabetizzazione sanitaria: la sfida di "Dottoremaeveroche"

La comunicazione dovrebbe essere un qualcosa di connaturato alla professione medica, poiché gran parte della vita professionale si svolge in un rapporto di relazione, ma molto spesso non è così.

 

 

Le difficoltà tra medico e paziente spesso nascono proprio da un cortocircuito nel rapporto.

Cosa rispondere a un paziente che riferisce al medico di aver cercato i propri sintomi su internet? Cosimo Nume, responsabile area strategica comunicazione FNOMCeO,  afferma che il medico non deve sminuire mai il proprio assistito, ma accogliere le sue richieste e rispondere in modo autorevole.

Questo rappresenta grave aspetto, che costituisce una delle barriere più critiche che il medico può costruire con il paziente. Il paziente esprime un bisogno, una fragilità, una preoccupazione a cui il medico deve dare una risposta autorevole, non deve assolutamente rimproverare il paziente per aver cercato su Google informazioni sul proprio malessere.  Difatti, bisogna comprendere che il modo di fare il medico sta cambiando.

Il compito del sito “Dottoremaeveroche” non è quello di creare l'ennesima pagina su cui andare a cercare informazioni, ma il messaggio più importante è quello di indirizzare i pazienti in cerca di risposte verso il proprio medico.

Questo sito, che può essere considerato una sorta di tempio della buona informazione scientifica, è stato costruito partendo da una forte base che è quella dell'evidenza scientifica.

Caratteristiche fondamentali delle notizie sono:

  • un'ottima leggibilità,  fattore molto importante, le pagine risultano facilmente leggibili sia per i medici che per i pazienti, altrimenti il sito perderebbe la sua efficacia;
  • l'appeal, rendere attrattive le notizie;
  • trasparenza.

Secondo il metodo “Dottoremaèveroche”, ogni dubbio è legittimo, ogni risposta deve essere basata su evidenze, sulla trasparenza e sull'accessibilità, che rappresentano le basi per una comunicazione gentile.