Farmacovigilanza e web: reputation monitoring sui canali social

Internet e i social network stanno cambiando il modo di vivere in maniera rivoluzionaria, trasformando il modo in cui le persone si scambiano le informazioni specialmente riguardanti la salute, le patologie e i farmaci.

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Le persone comunicano, si scambiano dati riguardanti i diversi farmaci, discutono di posologie, commentano e si confrontano sugli specialisti e i centri di cura e - cosa estremamente interessante e innovativa - dibattono sulle reazioni avverse delle terapie contribuendo involontariamente a segnare il futuro di questa particolare area.

Le Guideline on Good Pharmacovigilance Practices (GVP) dell’Agenzia Europea per i Medicinali hanno introdotto l’obbligo per i titolari di AIC di eseguire con cadenza regolare lo screening dei social media sotto il proprio controllo o responsabilità alla ricerca di potenziali segnalazioni di reazioni avverse da notificare alle Autorità Regolatorie. Questo perché la rete contiene e può contenere molti dati di farmacovigilanza che oggi è necessario monitorare e seguire.

Sei sei maggiormente interessato all'argomento e stai cercando risposte a domande come: "quali e di chi sono le responsabilità del settore nella raccolta e nella revisione dei dati sui social media?"; "come è possibile monitorare i dati di farmacovigilanza sui social?"; "di cosa deve dotarsi un’azienda farmaceutica per ottemperare ai termini di legge e costruire – al contempo – un servizio utile non solo alla cittadinanza ma anche alla stessa azienda?", puoi partecipare al nostro Webinar esclusivo "Farmacovigilanza 2.0, come possono tutelarsi le aziende farmaceutiche oggi nell’era dei social network e delle chat?", con il Dott. Michele Pironti, Direttore Medico Scientifico Merqurio.

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