Ciò che è accaduto (non mi voglio ripetere) è stato dirompente e nonostante in tanti si riducano a convincere se stessi che stiamo gradualmente tornando alla normalità, oggi ci troviamo di fronte ad una realtà fortemente instabile, dinamica e permanentemente di difficile interpretazione. Tutto ciò che è arrivato nell’ultimo decennio ha aperto ai medici, ai pazienti ed alle aziende nuove opportunità di contatto, di relazione, di aggiornamento nel mondo e senza problemi di barriere di tempo, logistica e di lingua. Se il lettore che mi ha seguito sin qui è convinto di queste premesse fa bene a continuare la lettura, diversamente suggerisco di trasferirsi su un classico della letteratura dell’800.
Questo cambio di panorama, oltre ad aprire nuovi orizzonti, ha (sfortunatamente) sviluppato anche una maggiore fluidità, dematerializzazione, rapidità della competizione globale che ha portato l’ambiente in cui lavoriamo ad avere quattro nuove caratteristiche: volatilità, incertezza, complessità, e ambiguità il cui acronimo in inglese è VUCA ed è studiato da tempo per quanto ne sappia anche dai militari. Adattarsi e procedere in un mondo VUCA è un must per i nuovi manager del farmaceutico.
Adattarsi ad un mondo VUCA (e non ad un mercato, beninteso) può avere un impatto sul marketing operativo e strategico. Poiché qui parliamo di marketing farmaceutico, gli aspetti di strategia per ora li sintetizziamo affermando che un mondo VUCA richiede un leader adattabile alle trasformazioni, che guida nell’incertezza senza perdere i fondamentali valori, che rivede le proprie posizioni nei confronti dei competitor-concorrenti, dei partner-fornitori, dei clienti-consumatori in via collaborativa.
Sul marketing farmaceutico in un mondo VUCA c’è molto da approfondire. Come detto in precedenza l’acronimo VUCA sta per “volatility”, “uncertainty”, “complexity”, “ambiguity”, approfondiamo cosa rappresentano nel marketing farmaceutico ogni singola voce.
Se, come me, vi riconoscete in uno o più di queste difficoltà oggi più di prima, allora siamo in un ambiente VUCA. E questo, ovviamente, richiede una diversa gestione del marketing e una diversa capacità di intervenire sui processi che lo governano.
Nel farmaceutico, che è sempre stato un settore estremamente stabile, in cui le norme, i processi, gli esempi, le regole da seguire erano note e avevano una sequenza storica, la trasformazione in ambiente VUCA è una novità assai dirompente. Dal seguire le regole non scritte ma note, al dover sapersi adattare alle situazioni e coglierne gli aspetti positivi e negativi. Un game-changer totale, un cambio di visione e di atteggiamento a cui il farmaceutico non era abituato. Ed i più forti, che avevano più potenza ed esperienza, si trovano in maggiori difficoltà dei nuovi player più giovani e piccoli che sono avvantaggiati dal fatto che avevano messo in conto una capacità di adattamento specifica per la loro dimensione.
Vediamo quali sono gli atteggiamenti che dobbiamo tenere ora in un mondo nuovo, e quale visione dobbiamo avere oggi nell’approccio al mondo VUCA del farmaceutico:
Adoperare outsourcing, consulenze, agenzie, società di servizi che hanno profonda esperienza nei processi di trasformazione vi aiuteranno in questo nuovo, ennesimo adattamento del marketing farmaceutico contemporaneo. Adattatevi a questo nuovo mondo con modelli di marketing farmaceutico adeguati, o tornate a leggere Dostoevskij e Musil.
Merqurio ha operato per supportare la complessità crescente dei progetti di marketing farmaceutico, rendendoli operativamente più “semplici”, “misurabili”, “lineari”, “flessibili”. Credo che queste risposte siano state valide ieri, oggi sono diventate necessarie.
Se desideri confrontarti con me sono a tua disposizione per un meeting privato.